Per evitare che lo sguardo degli spettatori venga distratto, è importante mettere il soggetto di fronte ad uno sfondo neutro o fisso. Questo focalizza sul soggetto parlante l’attenzione dello spettatore che, in assenza di altre cose da guardare, non sposterà facilmente lo sguardo. Occorre cercare di sfocare lo sfondo, in particolare se non è un fondale monocolore così l’attenzione dello spettatore resterà sull’intervistato. Se non si ha a disposizione un set di luci per illuminare l’ambiente e il soggetto intervistato, occorrerà fare molta attenzione a come sfruttare la luce ambientale o quella della location a vantaggio della camera e far sì che resti la stessa fino alla fine delle nostre riprese. Una buona fotografia minima richiede diverse fonti luminose:
• luce di taglio/chiave: costituisce la principale fonte di illuminazione del soggetto e genera un’ombra intensa. Viene proiettata in maniera diretta verso l’intervistato (una luce direzionale) illuminando solo una parte dell’inquadratura.
• luce diffusa (riempitiva): è l’illuminazione generale dell’inquadratura. Non genera ombre molto definite e viene usata per contrastare l’effetto della luce di taglio, per evitare che quest’ultima metta troppo in ombra una parte del soggetto.
• luce sottomodulante: va posizionata alle spalle del soggetto per generare una linea di luce che incornicia il soggetto e lo stacca dal fondo. Questo tipo di illuminazione è fondamentale quando lo sfondo è uniforme e monocolore.
Facciamo quindi attenzione a scegliere la location, il luogo in cui realizzare l’intervista, scegliendo un ambiente che sia funzionale al tipo di contenuto video che si intende realizzare evitando spazi troppo rumorosi (lontano da fonti di rumori improvvisi e da fonti di rumori costanti). Per riassumere: quando si decide la location di un’intervista occorre fare attenzione a:
• audio, evitando luoghi particolarmente rumorosi
• sfondo, evitando elementi di distrazione alle spalle dell’intervistato;
• luminosità dell’ambiente;